Mancava solo l’ultimo atto ed è finalmente arrivato: con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, la Commissione europea ha dato il via libera definitivo alla deroga per il 2020 per la pesca delle vongole in Italia, che consentirà alle nostre marinerie di catturare gli esemplari a partire da una taglia minima di 22 millimetri, contro i 25 imposti nel resto d’Europa. Si tratta di una vittoria frutto anche del grande lavoro che, a nome della Lega e del gruppo Identità e democrazia al Parlamento europeo, ho condotto a Bruxelles negli scorsi mesi, dinanzi alle resistenze delle lobby spagnole, nostri principali concorrenti sul mercato Ue. La loro opposizione, che ha trovato l’appoggio soprattutto del gruppo socialista di cui fa parte il Pd, ha rischiato di compromettere i grandi risultati ottenuti dai nostri pescatori, i quali, dati scientifici alla mano, hanno dimostrato come la pesca delle vongole nei nostri mari sia pienamente sostenibile sotto il profilo ambientale. Alla fine abbiamo vinto noi e soprattutto un comparto che vale, con tutto l’indotto, ben 140 milioni di euro all’anno.
L‘ufficialità dell’Ue è arrivata, come avevo denunciato nelle scorse settimane, con qualche giorno di ritardo rispetto alla ripresa delle attività. Per fortuna, anche per via delle nostre pressioni, il ministero aveva emesso un decreto che ha consentito ai nostri pescatori di continuare le pesca delle vongole al di sopra dei 22 millimetri nell’attesa della conclusione dell’iter burocratico. Adesso, occorre lavorare perché questa deroga non diventi ogni anno motivo di negoziazioni e lungaggini burocratiche, con conseguenti incertezze per il comparto.