Tanto tuonò che piovve. Sulla pesca avevamo ragione noi: senza modifiche al regolamento Ue, il Feamp non può essere utilizzato per sostenere i nostri pescatori costretti ad interrompere la loro attività. Lo avevamo provato a spiegare al Parlamento e, personalmente, avevo cercato fin da subito di far capire che c’era questa necessità, ma evidentemente non c’è peggior sordo di con vuol sentire tant’è che, a causa dell’opposizione di Pd e 5 Stelle, i nostri emendamenti proposti al riguardo erano stati bocciati.
Ora, l’Ue ha finalmente riconosciuto l’errore e, ad una settimana dal voto del Parlamento Europeo sulla procedura d’urgenza per l’epidemia Coronavirus, la Commissione ha compreso la necessità di rivedere i provvedimenti approvati, nel merito dando ragione alla Lega. I fatti confermano quindi, come già avevo sottolineato, che i nostri emendamenti erano motivati e dimostravano che i testi fossero da perfezionare. La Commissione riconosce la necessità, che noi e tante Regioni italiane avevamo evidenziato, di modificare e semplificare alcune regole di spesa dei fondi strutturali Ue per rispondere alla crisi in corso, ancor più per la pesca. L’Europa ha compreso l’errore e ripropone proprio quello che noi avevamo chiesto che poteva essere già in vigore, mentre ora si dovrà attendere la fine dell’iter legislativo.
Ciò dopo una inutile e politicamente strumentale perdita di tempo che non ha fatto altro che aggravare ulteriormente la situazione già pesante del comparto. La Commissione riconosce dunque la bontà dei nostri contenuti, mentre M5s e Pd ci davano degli irresponsabili: dovrebbero vergognarsi e chiedere scusa agli italiani per le loro bugie e per il loro atteggiamento ipocrita