Stando a fonti stampa tedesche, la Germania starebbe valutando per quest’estate l’apertura di un corridoio per i turisti che coinvolga Austria e Repubblica Ceca e che porti fino alle coste della Croazia. In questo modo, sarebbe consentito ai turisti di questi Paesi di poter raggiungere delle destinazioni, soprattutto balneari, che siano alternative a Italia e Spagna, considerati luoghi più a rischio coronavirus rispetto alla Croazia.
Se questa iniziativa, su cui i governi di Austria e Repubblica Ceca stanno lavorando, venisse confermata, si tratterebbe di un vero e proprio boicottaggio nei confronti del nostro Paese e del nostro settore turistico. Si tratterebbe di concorrenza sleale all’interno del mercato unico e per questo l’Ue deve intervenire. Non è accettabile che non vi sia ancora un piano europeo che consenta agli operatori del turismo di cominciare a pianificare i prossimi mesi. Se si deciderà di limitare gli spostamenti tra Paesi europei, allora questo dovrà valere per tutti. Altrimenti si predispongano piani di trasporti che mettano tutti sullo stesso piano. Sostenere che vi siano luoghi più sicuri degli altri sotto il profilo sanitario significa non aver appreso la lezione del coronavirus
Secondo l’ultimo bollettino dell’Enit, le prenotazioni confermate fino al 12 aprile per l’estate 2020 vedono il turismo italiano ‘resistente’, nonostante un calo del -57,5%. A oggi, si prevede un caldo di 20 miliardi di euro per il nostro settore. Dobbiamo contenere il più possibile le perdite, evitando ottusi ostacoli, e operando con intelligenza e nel nome della sicurezza