La Commissione europea faccia rispettare gli impegni presi da Pfizer nella distribuzione dei vaccini per il Covid-19 nell’Ue. Ricordo che la sperimentazione di questo farmaco è stata possibile anche grazie ai soldi dei contribuenti europei, e quindi anche dei contribuenti italiani. Eppure, il nostro Paese rischia un taglio del 29% delle dosi stabilite dagli accordi. Una riduzione che sale al 50% nelle regioni del Nord-Est, ovvero Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige. Il tutto avviene in contemporanea con l’annuncio del nuovo presidente Usa Biden di rafforzare la campagna vaccinale negli Stati Uniti. Se il taglio alle dosi per l’Ue dovesse venire confermato, si tratterebbe di un’arbitraria distribuzione da parte della casa farmaceutica che rischia di compromettere e penalizzare fortemente il piano vaccinale attualmente in corso nei singoli Paesi.
A Bruxelles chiedo di far rispettare gli impegni e di farlo in fretta affinché non ci siano problemi rispetto alla quantità necessaria per la seconda dose di richiamo. I ritardi nella vaccinazione sarebbero un fallimento inaccettabile da parte della Commissione, che ha già commesso diversi errori in questa crisi e che ha coordinato gli acquisti dei farmaci con le case farmaceutiche, tra l’altro con procedure su cui è necessario fare maggiore chiarezza. I cittadini meritano rispetto e trasparenza, tanto più quando in gioco ci sono le loro vite.