Non bastano gli inutili allarmismi generati da etichette come il Nutriscore e le fake news su agricoltori e allevamenti, adesso l’Unione europea vorrebbe equiparare carne, salumi e vino alle sigarette, impedendone di fatto la promozione.
Un primo segnale è arrivato con i nuovi bandi della Commissione per la promozione dei prodotti agroalimentari sul mercato europeo e su quelli extra-Ue, che sembrano discriminare in particolare il settore della carne. Una discriminazione che verrebbe sancita per legge con il ‘Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei’ che la Commissione dovrebbe pubblicare in questi giorni.
Stando a quanto denunciano le associazioni di categoria, il piano prevederebbe l’uso di alert sulla salute nelle etichette delle bevande alcoliche, un po’ come quelli delle sigarette, e aprirebbe all’eliminazione delle carni rosse e trasformate dai programmi di promozione Ue dei prodotti agroalimentari. Sembra che la campagna stampa condotta da alcune ong vegane in questi mesi abbia portato i suoi frutti: chiedevano lo stop ai fondi Ue per la carne, e sembra che Bruxelles le voglia accontentare.
Peccato che così facendo si infliggerebbe un colpo mortale a un settore centrale non solo per l’economia italiana, ma anche per quella Dieta mediterranea che, ricordo ai salutisti dell’ultima ora, è universalmente riconosciuta per i suoi benefici alla salute. Per tutte queste ragioni, ho deciso di presentare un’interrogazione alla Commissione europea: basta demonizzare l’agroalimentare made in Italy.