Lo avevamo chiesto già in passato, dinanzi alla brutale repressione della minoranza Rohingya, e lo avevamo ribadito nelle scorse settimane, di fronte al sanguinario colpo di Stato in atto: i dazi agevolati che l’Ue continua a garantire alle importazioni di riso dal Myanmar sono uno schiaffo ai valori che la stessa Ue ha sancito nei suoi trattati e che dovrebbero essere alla base delle sue relazioni commerciali internazionali. Oltre a rappresentare una palese forma di concorrenza sleale nei confronti delle nostre imprese. Per questo, esprimo soddisfazione per la decisione del Consiglio Ue di sanzionare la Myanmar Economic Corporation, ossia l’ente gestito dall’esercito brimano da cui dipende la gran parte delle esportazioni di riso prodotto nel Paese. Ed esportato in Europa. I dazi agevolati, purtroppo, restano ancora in vigore, ma in questo modo blocchiamo l’invasione di riso dal Myanmar e togliamo colpiamo un governo militare che sta reprimendo la popolazione, calpestando democrazia e diritti civili fondamentali. Merito anche delle pressioni che la Lega, attraverso il Parlamento europeo e il governo, ha fatto su Bruxelles. Un’altra vittoria per la democrazia e i nostri agricoltori.