Ho appreso da fonti europee che la Commissione Ue ha elaborato una bozza di atto delegato al Feampa che renderebbe inammissibili ai finanziamenti di questo fondo anche quei pescatori che commettono delle infrazioni di lieve entità, spesso dovute a meri errori burocratici. Bruxelles ha elaborato un sistema a punti che non entra nel merito dell’infrazione commessa, ma che si limita a imporre un meccanismo matematico ottuso che non fa distinzione tra chi ha fatto il furbetto e coloro che invece hanno commesso uno sbaglio involontario, ossia la stragrande maggioranza dei pescatori.
Ecco perché ho già chiesto alla Commissione di rivedere la bozza già prima che essa venga presentata al Parlamento. Non è accettabile che non vi sia alcuna proporzionalità nelle sanzioni, un principio che abbiamo affermato con forza proprio nel regolamento sul Feampa. Se Bruxelles non cambierà idea, siamo pronti a dare battaglia al Parlamento Ue, così come noi della Lega abbiamo sempre fatto.
E mi auguro che stavolta anche i colleghi di altri schieramenti facciano lo stesso. I nostri pescatori, ricordo, fanno di tutto per rispettare le regole e l’Italia è il Paese che fa più controlli in Europa. Vigilare è giusto, ma punire indiscriminatamente un intero settore vuol dire affossarlo.