In commissione Pesca al Parlamento europeo, siamo riusciti a far passare l’obiezione per rigettare l’atto delegato del Feampa con cui la Commissione Ue intende rivedere il sistema di sanzioni nel settore.
Come ho denunciato per prima mesi fa, il problema grave è che, per come è stato elaborato l’atto, si puniranno anche quei pescatori che commettono infrazioni di lieve entità, spesso dovute a meri errori burocratici, senza fare distinzione tra chi ha davvero fatto il furbetto e merita di essere punito, e i lavoratori onesti, i quali, anche per una infrazione involontaria, potrebbero perdere i fondi Ue.
Questo per noi è inaccettabile perché significa non rispettare il principio di proporzionalità della sanzione, e colpirebbe ancora di più una categoria alle prese con i gravi rincari dei costi dell’energia e le altre problematiche lasciate aperte da politiche sbagliate decise proprio in sede Ue. Ecco perché sono soddisfatta che la nostra obiezione sia passata in commissione Pesca.
Adesso la battaglia si sposta nella plenaria del Parlamento europeo di febbraio e auspico che lo stesso approccio di buon senso che ha unito i diversi Gruppi sia confermato