Noi della Lega lo avevamo detto fin dal principio, e alla fine la relazione della commissione speciale per la lotta al cancro del Parlamento europeo è stata approvata senza inutili crociate, come quella anti-vino, ma concentrandosi sulle misure necessarie per rafforzare davvero l’azione dell’Europa nel contrasto e nella ricerca sui tumori. Combattere il cancro è una questione serissima e bisogna farlo con strumenti adatti. Non certo con un bollino nero per trovare un facile capro espiatorio. Mi riferisco chiaramente al vino: non fare alcuna distinzione tra consumo eccessivo e consumo moderato, come previsto dalla prima versione della relazione, avrebbe trasmesso un messaggio confuso e discriminatorio verso aziende e lavoratori di uno dei comparti più importanti del made in Italy e della nostra tradizione agroalimentare. Quello che abbiamo ottenuto è stato far trionfare il buon senso: bere un bicchiere di vino quando si va fuori a cena, o durante un aperitivo con gli amici, non fa male alla salute. Diverso il discorso sull’abuso di sostanze alcoliche, che abbiamo chiesto e ottenuto che sia contrastato con maggiori azioni di sensibilizzazione al consumo responsabile.