Per l’ufficialità bisogna attendere ancora qualche giorno, ma già oggi possiamo dirlo con una certa sicurezza: la deroga Ue sulla taglia minima per la pesca delle vongole nell’Adriatico è salva, e scatterà per altri tre anni. Oggi, infatti, scadeva il termine ultimo per presentare eventuali obiezioni all’atto delegato della Commissione europea, unico ostacolo verso il rinnovo dell’autorizzazione alle nostre marinerie. Ma al Parlamento Ue, i gruppi di maggioranza hanno dichiarato che non si opporranno.
Il rischio di uno stop era più che concreto, come avevo denunciato fin dal principio dell’iter: le lobby spagnole avevano fatto pressioni sui deputati europei per bloccare la deroga. Ma grazie a mesi di lavoro puntuale e costante in commissione Pesca, siamo riusciti a far capire ai colleghi stranieri la fondatezza dell’atto delegato e delle prove scientifiche presentate, compresi i grandi meriti delle nostre marinerie, capaci di dimostrare con i fatti che la gestione delle vongole in Adriatico è ottimale anche sotto il profilo ambientale. Fondamentale in tal senso, è stata la tavola rotonda che ho organizzato con la rappresentanza italiana in Ue, le associazioni di pesca e i consorzi di gestione delle vongole in Adriatico.
Siamo riusciti a compattare anche il fronte italiano, dimostrando ancora una volta che quando si fa sistema-Paese, le battaglie si vincono. Adesso, aspetteremo il 22 dicembre, termine ufficiale, prima di festeggiare, come già fatto in passato: questa sarebbe la terza battaglia vinta per la deroga sulle vongole. Dal 2019 a oggi, siamo riusciti a passare da un rinnovo annuale, a uno triennale, dando così più certezze alle nostre imprese ittiche e tutelando una delle eccellenze del made in Italy