Ora basta speculazioni sul commercio dei prodotti made in Italy in Europa. Già l’Efsa, l’agenzia per la sicurezza alimentare dell’Ue, aveva chiarito che il rischio contagio legato ai prodotti agroalimentari è una fake news.
Oggi, il portavoce della Commissione europea ha ribadito che la richiesta di folli bollini ‘virus free’ da parte di catene di supermercati o rivenditori di altri Paesi Ue, richiesta che di fatto ha rallentato l’export di non poche imprese italiane in questi giorni già cosi’ difficili, non ha alcuna base giruidica o scientifica. Inoltre, ormai il Covid19 è ovunque in Europa e se fermiamo le forniture agroalimentari non facciamo altro che aggravare i disagi dei nostri cittadini, in Italia come nel resto dell’Ue.
Oggi Bruxelles ha fatto una volta tanto una cosa sensata: ha diramato delle linee guida per evitare l’interruzione del commercio nel mercato unico Ue di generi alimentari e farmaci. Per noi, si tratta di salvare beni pronti all’export che valgono, secondo le stime del settore, circa 45 miliardi. Risorse fondamentali per dare fiato alla nostra economia. Bene dunque l’intervento della Commissione, ma serve fare un altro passo avanti: non è accettabile che si consenta ad alcuni Paesi Ue di violare palesemente le regole del mercato unico. Chi lo fa, dovrà essere sanzionato con multe pesanti. Solo cosi’ potremo fermare davvero queste odiose speculazioni ai danni delle nostre imprese e dei nostri lavoratori.