L’epidemia di Coronavirus sta mettendo in ginocchio il tessuto imprenditoriale del Veneto, anche per colpa di una gestione approssimativa della crisi da parte del governo. Occorrono interventi forti e urgenti per rilanciare l’economia, a partire dal turismo, settore chiave che sta subendo forse i maggiori contraccolpi.
Ecco perché condivido e sostengo anche in Europa l’iniziativa della deputata Giorgia Andreuzza affinché il Veneto sia certificato come Zona economica speciale e vengano rimossi gli ostacoli normativi, in particolare quelli sugli aiuti di Stato. Non è accettabile quanto visto ieri nel corso dell’Eurogruppo, dove un gruppo di Paesi ha espresso perplessità sull’allentamento dei vincoli di bilancio e sulla necessità di misure straordinarie per far fronte alle conseguenze economiche e sociali del Coronavirus. Di fatto, l’Eurogruppo ha deciso di non decidere, prendendosi ancora un po’ di tempo, almeno 10 giorni, per valutare il da farsi.
L’Europa non ha capito che l’emergenza Coronavirus non riguarda solo l’Italia, ma tutti i Paesi Ue, come i casi in Francia e Spagna stanno dimostrando. Servono risposte rapide ed efficaci, non tentennamenti e ritardi. Rischiamo di ritrovarci nel guado della recessione, anche per colpa delle politiche sbagliate attuate da Bruxelles negli ultimi anni. E’ il momento della solidarietà e dell’azione.
L’Ue si dia una svegliata e sostituisca le inutili parole con i fatti