La Corte di giustizia dell’Unione europea ha confermato quanto già stabilito da una precedenza sentenza: la Commissione Ue ha commesso una grave errore quando, nel 2015, bloccò il salvataggio della banca italiana Tercas da parte del Fidt poiché bollato come una violazione delle regole del mercato interno. Da quella decisione errata scaturì il provvedimento politico dell’allora esecutivo italiano che, nel 2015, optò per il bail-in anticipato di quattro banche, tra cui le due popolari venete e Banca etruria.
In altre parole, lo stop a Tercas fu la base giuridica del famigerato Salvabanche, che ebbe, come è noto, conseguenze devastanti per i risparmiatori e per gli istituti di credito. Ecco perché mi unisco all’iniziativa della Lega al Parlamento europeo nel chiedere alla Commissione di risarcire quanti sono stati danneggiati dal provvedimento oggi dichiarato illegittimo.
Inoltre, vogliamo chiarite le responsabilità ascrivibili ai membri della precedente Commissione. Ho ancora negli occhi l’immagine di Luigino, il pensionato che si suicidò dopo aver perso i risparmi di una vita a causa del Salvabanche. Siano fatte verità e giustizia anche in suo nome.