La Commissione europea ha presentato la sua proposta di atto delegato che concede all’Italia di pescare le vongole al di sotto della taglia minima Ue, fissata a 25 millimetri di diametro. Da noi, come avviene già da tempo, la soglia verrebbe abbassata a 22 millimetri fino al 31 dicembre 2022, stando alla proposta dell’Esecutivo comunitario. Non si tratta, come i nostri pescatori sanno bene, di un favoritismo nei nostri confronti, ma di un atto sacrosanto per tutelare un settore così importante per la pesca italiana. La taglia minima fissata dal regolamento Ue per ragioni di salvaguardia della risorsa non ha senso nelle nostre acque. Gli studi ufficiali hanno confermato che la deroga è in linea con gli obiettivi dello sfruttamento sostenibile dello stock di vongole nelle acque italiane.
Da qui la decisione della Commissione, che è anche il giusto riconoscimento degli sforzi compiuti dai nostri pescatori in questi anni. Adesso l’atto passerà dal Parlamento Ue e, come successo già l’anno scorso, il rischio è che la deroga finisca per trovare l’ostruzione di alcuni eurodeputati, in particolari di quelli legati alle lobby spagnole. Nel 2019, siamo riusciti a respingere tali tentativi di concorrenza sleale. Quest’anno, tanto più dinanzi alla crisi, sarà bene che i parlamentari italiani serrino le fila per tutelare i nostri pescatori ed evitare inutili e controproducenti ritardi burocratici. Io sono pronta a dare battaglia e rilancio all’appello ai miei colleghi affinché lascino da parte gli interessi di partito e si concentrino sulla difesa degli interessi degli italiani.