Al Parlamento Europeo abbiamo dato il via libera a uno stanziamento di 211,7 milioni di euro, provenienti dal Fondo di solidarietà, a favore dell’Italia, per la precisione delle 17 regioni colpite dalle alluvioni di ottobre e novembre dello scorso anno. Al Veneto dovrebbe andare la parte più cospicua di questo stanziamento, dal momento che ben un terzo dei danni dichiarati dal governo italiano riguardano questa regione.
Le immagini di Venezia allagata, con danni ingenti alla città e al suo patrimonio artistico-culturale, hanno fatto il giro del mondo e sono ancora fonte di dolore. Ma non vanno dimenticate le altre realtà del territorio colpite dal maltempo, da Chioggia a Scardovari, da Jesolo alle varie località balneari del litorale che pure subirono danni particolarmente rilevanti.
Lo stanziamento del Fondo di solidarietà non basterà certo a coprire l’intero ammontare dei danni, calcolati in ben 1,8 miliardi. Inoltre, ricordo sempre che questi soldi non sono affatto un ‘gentile regalo’ di Bruxelles, semmai una parziale compensazione del nostro contributo annuale all’Ue, che è sempre maggiori di quello che riceviamo. A ogni modo, queste risorse sono un punto di partenza per ripartire subito, vista anche la nuova emergenza che ci ha colpiti. Il governo italiano si attivi e recuperi il tempo che esso stesso ha perduto quando, all’indomani dell’alluvione e nonostante le richieste della Lega, l’Italia avrebbe potuto ottenere un anticipo del Fondo, come previsto dalle regole. Oggi più che mai, un nuovo ritardo sarebbe uno schiaffo inaccettabile ai nostri territori.