La posizione del Parlamento europeo sul nuovo regolamento Euro 7 per il trasporto stradale riporta finalmente un po’ di buon senso, e salvaguarda tanto i lavoratori del settore auto, quanto i consumatori. La proposta originaria della Commissione europea avrebbe infatti rischiato di soffocare le imprese del settore, già duramente colpite dalla stretta sui motori a combustione voluta dall’Ue. Inoltre, avrebbe comportato un ulteriore aumento dei prezzi dei veicoli, in media di 2mila euro, a scapito degli automobilisti. Il testo votato al Parlamento, anche grazie alle pressioni della Lega, scongiura questi rischi, raggiungendo un equilibrio tra la necessità sacrosante di ridurre l’inquinamento e le istanze, altrettanto sacrosante, di cittadini, imprese e lavoratori. Siamo riusciti a ottenere limiti di emissioni di scarico leggermente inferiori a quelli degli Euro 6, e soprattutto tempi di adozione delle nuove regole più dilatati, compresi quelle su pneumatici e batterie. Adesso, il regolamento dovrà essere negoziato con gli Stati membri. In Consiglio Ue, il governo italiano ha avuto successo nel raggiungere un compromesso simile a quello votato dal Parlamento. Sono pertanto sicura che almeno sugli Euro 7 riusciremo a scongiurare una nuova pericolosa deriva ecologista.