La carenza a cui abbiamo assistito in quest’ultimo anno, dimostra l’importanza che hanno i fertilizzanti per l’intera catena dell’agrifood e per la nostra sicurezza e sovranità alimentare. Ne importiamo troppi, e ne produciamo troppo pochi. Per questo, sono felice del risultato raggiunto a Strasburgo, dove, grazie anche alle proposte che ho avanzato come relatrice per il gruppo ID, è stata approvata una risoluzione che propone azioni concrete per rendere i concimi davvero disponibili e accessibili economicamente per i nostri agricoltori, promuovendo la produzione interna e riducendo la dipendenza da Paesi terzi. In questo modo, non solo tuteliamo le nostre aziende, ma contrastiamo anche i rincari dei prezzi alimentari che stanno pesando sempre più sulle nostre famiglie.
A Strasburgo, oggi, abbiamo affermato un principio chiaro: l’Ue deve puntare sui suoi agricoltori e fornire loro tutti gli strumenti per creare una catena del valore sostenibile. Ecco perché abbiamo chiesto e ottenuto di equiparare ai concimi chimici anche tutti quei nutrienti provenienti dal letame trasformato. Inoltre, abbiamo chiesto di incrementare la diffusione regionale di impianti di biogas di piccola e media scala dediti alla produzione di fertilizzanti, in particolare di digestato, ed energia. Bisogna infine guardare alle sfide del futuro puntando sull’innovazione e sull’agricoltura di precisione, così da gestire i nutrienti in modo più efficiente, proprio come fanno da anni gli agricoltori italiani.