Non so se i colleghi del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo conoscano bene quanto sta succedendo agli agricoltori italiani colpiti dalla cimice asiatica. Mi auguro di no, perché altrimenti ci troveremmo di fronte a un palese tentativo di affossare un pezzo importante dell’economia italiana. In una nota, infatti, il M5S si oppone apertamente alla deroga, richiesta dal settore, all’uso del fitofarmaco chlorpyrifos-methyl, messo di recente al bando dall’Ue.
Questo fitofarmaco, infatti, è l’unico strumento a oggi in mano agli agricoltori per far fronte all’invasione della cimice asiatica, che sta provocando danni, soprattutto al comparto ortofrutticolo, pari a 500 milioni di euro.
Visto l’approssimarsi della stagione ortofrutticola, una proroga all’uso del chlorpyrifos-methyl sarebbe una misura sacrosanta. Alternative valide non ce ne sono ancora: il rilascio in natura di organismi alloctoni, tra cui la vespa samurai, potrebbe essere un rimedio, ma ancora non ci sono certezze scientifiche sulla loro efficacia. Tanto più che il governo, di cui il M5S fa parte, non ha ancora emesso il decreto che dovrebbe fissare le condizioni per il rilascio della vespa samurai, decreto sollecitato dagli assessori regionali all’agricoltura del Veneto Giuseppe Pan e del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier.
I 5 Stelle, invece di affossare l’agricoltura italiana, si attivino con il loro ministro per dare risposte immediate al comparto.