Mi unisco al grido d’allarme dei pescatori italiani, che da Mazara del Vallo, dove mi trovo in questi giorni per una missione della commissione Pesca del Parlamento europeo, al Veneto chiedono risposte immediate per affrontare la grave crisi. L’Ue ha di
recente sbloccato il piano di aiuti del governo italiano per il settore, ma il pacchetto di compensazioni previsto da Bruxelles nell’ambito del Feampa richiede ancora dei passaggi burocratici che necessitano tempo. Ricordo che tale pacchetto, una volta entrato in vigore, avrà valenza retroattiva, e dunque servirà a coprire i costi maggiori sostenuti dal comparto a partire dal 24 febbraio, in particolare per il caro gasolio. Nell’attesa, bisogna dare risposte immediate su credito d’imposta, ammortizzatori sociali e fermo volontario. Inoltre, come ho sollecitato personalmente in un incontro a Bruxelles con il commissario Sinkevicius, occorre affrontare i gravi fenomeni di mucillagine e meduse che stanno colpendo la costa del Nord Adriatico e che hanno aggravato ulteriormente la situazione delle marinerie locali.