elezioni regionali veneto 2025
Cari amici,
sono Rosanna Conte, già europarlamentare, ho lo studio di avvocato a Portogruaro e vivo a Caorle.
Da veneziana e da leghista ho conosciuto Bruxelles, non per adattarmi a quel un sistema lontano, ma per portare lì la voce del nostro territorio. Infatti la mia storia politica è radicata qui, nel Veneto Orientale, e ho deciso di candidarmi con la Lega, al fianco di Alberto Stefani, e in continuità con il lavoro di Luca Zaia, alle prossime elezioni regionali.
È una scelta di cuore e di responsabilità, perché credo che il Veneto meriti una guida forte, autonoma e vicina alle persone.
Ho visto con chiarezza quanto sia importante difendere la nostra autonomia contro regole sbagliate che penalizzano chi lavora. Ed è proprio da qui che riparto, con un programma chiaro e concreto.
Nel mio programma c’è anzitutto l’economia del nostro territorio
Le partite IVA e le piccole e medie imprese sono il cuore pulsante della nostra economia.
Meno burocrazia e più sostegno a chi ogni ogni giorno – come ci hanno insegnato i nostri i nostri genitori – si rimbocca le maniche. Insomma, è arrivato il momento di attuare pienamente l’autonomia e il federalismo fiscale.
L’agricoltura, la pesca, il turismo sono il patrimonio della nostra regione nel mondo.
Mi piace molto l’idea di Alberto Stefani di lanciare il marchio Veneto 100%: la nostra qualità va identificata, tutelata e comunicata.
Dobbiamo prenderci cura delle nostre comunità costiere: dal ripascimento delle spiagge di Caorle, Bibione, Jesolo e Chioggia, alla piena transizione verso un turismo sostenibile. Il cicloturismo, l’agriturismo, le vie fluviali saranno propulsori fondamentali per attrarre i visitatori verso l’entroterra, allungando così la stagionalità.
Il sociale, le politiche di inclusione e lo sport sono altri assi portanti portanti del mio programma.
Siamo consapevoli dei cambiamenti demografici in atto, e quindi estremamente attenti ai fragili: gli anziani, i disabili, le famiglie in difficoltà. Porterò avanti politiche che promuovano una vita attiva e il più possibile autonoma, dove gli asili nido siano aperti in orari flessibili permettendo a chi lavora su turni, soprattutto le donne, di non essere penalizzate. La società è in continua trasformazione e la politica deve guidare questo cambiamento, non subirlo.
Anche la sanità, che oggi può contare su tecnologie rivoluzionarie e modelli organizzativi innovativi, sarà sempre più vicina ai cittadini con servizi di prossimità e, laddove possibile, un’assistenza che entri nelle case dei pazienti.
Voglio vivere in una regione in cui si viva in modo sano e lo sport sia per tutti.
Altro tema cruciale è la sicurezza.
La sicurezza dei cittadini non è negoziabile.
Più forze sul territorio, più strumenti per la polizia locale.
Dobbiamo essere uniti ed essere duri con chi vuole imporre modelli estranei alla nostra identità. Quindi basta Maranza in giro per Jesolo, Portoguaro e San Donà, e basta borseggiatori a Venezia, nelle stazioni e lungo il litorale.
Ci sono poi le infrastrutture, le opere pubbliche e la viabilità.
Voglio un Veneto connesso, sostenibile e senza morti sulle strade.
Continueremo ad investire in collegamenti veloci e autostrade moderne, che garantiscano più competitività alle imprese. Muoversi agevolmente tra costa ed entroterra migliora la qualità di vita dei cittadini e rafforza veramente il sistema turistico.
Un altro tavolo di lavoro è quello della formazione.
Una formazione che dia reali opportunità di lavoro e non costringa i nostri giovani a lasciare la loro terra. E gli imprenditori, con la loro esperienza devono arricchire questi percorsi formativi. Devono essere potenziati i fondi regionali per la formazione, attirando i ragazzi verso attività che rischiano di scomparire: il lavoro delle pelli, del legno, del vetro, del merletto e del ferro battuto, preparandoli ad affrontare con successo le sfide, nazionali ed internazionali, dell’innovazione
Ultimo, ma non ultimo, sosterrò le nostre tradizioni.
Le feste popolari, le sagre, tutti gli eventi che tengono vive le radici del nostro territorio non sono solo folclore: sono momenti in cui, rimboccandoci le maniche e sedendoci gli uni accanto agli altri, facciamo comunità.
Sosteniamo quindi con convinzione le parrocchie, pro-loco, e i volontari che sono i veri custodi della nostra identità.
Amici, questa è la mia missione, lavorare per un Veneto più sicuro, più prospero, più sostenibile. Più forte.
Il 23 e il 24 novembre, assieme ad Alberto Stefani, ci attende una sfida decisiva.
Io ci metto competenza, esperienza e passione.
Ma ho bisogno di voi. Sempre.
È così che continueremo a far crescere il Veneto.
Giorno dopo giorno. Insieme.
Prima il Veneto, sempre.
Per un Veneto più forte vota Lega e scrivi Conte.