Prima le nostre Aziende, da tutelare e difendere
Oggi troppe risorse sono state impegnate nella negoziazione di un sempre maggior numero di accordi di libero scambio che favoriscono solo le grandi multinazionali e la delocalizzazione delle nostre imprese.
Si dovrebbe invece investire di più nella difesa commerciale. Dobbiamo esigere che si dia una risposta chiara alle esigenze delle nostre PMI. I nostri prodotti subiscono un attacco scorretto e serve di conseguenza una organizzazione di strutture di servizio a livello locale presso le Regioni.
Questo ci consentirà di difendere le imprese più piccole dalle pratiche commerciali scorrette di aziende di altri Paesi europei e del mondo.
Altro aspetto molto importante, sempre perché abbiamo aziende molto piccole, è quello di procedure di difesa commerciale da attacchi non leali da parte di altri paesi nel settore del commercio, materia di totale incompetenza di Bruxelles. che siano semplici e facilmente attivabili. Oggi una qualsiasi procedura “antidumping” presenta difficoltà estreme per poterla realizzare ed attuare.
Così non va e bisogna quindi cambiare.
La Lega si è sempre battuta a Bruxelles per avere un aggiornamento adeguato delle norme sulla difesa commerciale: abbreviare i tempi, ridurre la burocrazia e garantire una difesa efficace anche per settori caratterizzati dalla presenza di piccole e medie imprese.
Queste sono state sempre le proposte della Lega e su queste mi impegnerò.
Occorre interrompere al più presto l’assurda situazione per cui le aziende che continuano a produrre in Europa rispettando norme e protocolli internazionali sono svantaggiate. Non certo per la scarsa qualità dei loro prodotti e servizi ma a causa di chi produce in altri stati o continenti senza il minimo rispetto dei requisiti ambientali e dei diritti dei minori e, più in generale, dei lavoratori.
L’Italia è il paese che ne ha di più in percentuale rispetto al totale e soprattutto nel Nord Est. Esse sono la vera spina dorsale della nostra economia.
Occorre aumentare i benefici a favore delle piccole medie imprese ma possibilmente anche delle microimprese, tutelando il nostro “Made in”, i nostri prodotti, impegnandoci su quanto la Lega si è sempre battuta affinché il lavoro del futuro si configuri come un “lavoro dignitoso e di qualità”, fatto di diritti, benessere, tutele e garanzie.