La decisione dell’Irlanda, avvallata dalla Commissione europea, di introdurre nel suo territorio un’etichetta allarmistica sulle bottiglie di vino, sul modello di quanto avviene per le sigarette, è un pericoloso precedente. Al Parlamento eravamo riusciti a bloccare una proposta del genere, avanzata dallo stesso esecutivo Ue. Ma il caso irlandese potrebbe rilanciare questa ennesima eurofollia. Per questo, ho presentato un’interrogazione alla Commissione affinché chiarisca le ragioni per cui non ha tenuto conto della posizione del Parlamento. E ho chiesto anche di compensare le perdite economiche e di immagine che colpiranno un settore strategico italiano ed europeo come quello del vino. La salute va tutelata, ma non distinguere tra consumo moderato ed eccessivo non aiuta nessuno.