Avevamo provato ad aprire gli occhi a Pd e M5s, ma siamo stati accusati di essere ignoranti e cinici. Con il risultato che adesso i fondi Ue del Feamp non potranno essere utilizzati per compensare i pescatori che, a causa dell’emergenza coronavirus e del calo della domanda, hanno dovuto interrompere la loro attività.
Il pacchetto di misure varato dalla Commissione europea, infatti, non prevede che le compensazioni del Feamp per il fermo temporaneo possano essere erogate in caso di emergenza sanitaria come quella che stiamo affrontando. Secondo il regolamento 717/2014, infatti, gli aiuti de minimis non possono essere erogati per il fermo temporaneo se non per i casi specificati nell’articolo 33 del Feamp, tra i quali non è prevista l’emergenza sanitaria.
Ecco perché noi della Lega avevamo richiesto una modifica in tal senso quando il testo è passato al Parlamento europeo. Proponendo inoltre l’ampliamento del periodo di copertura economica del fermo, oggi limitato a 6 mesi. Ma i nostri due emendamenti sono stati bocciati. Mentre il Pd e i 5 stelle ci hanno ricoperto di strali e accuse di ostruzionismo.
Secondo loro, emendando il testo, si sarebbero rinviate misure giustamente urgenti. Peccato che si tratti di un falso, dato che, come successo con la questione degli slot aerei, sarebbe bastata una semplice presa d’atto del Consiglio. Evidentemente, chi ignora le procedure legislative europee sono proprio i partiti di governo, che a Bruxelles hanno di fatto depotenziato i provvedimenti già deboli previsti da Roma per la pesca con il Cura Italia.
Pare che adesso a Bruxelles abbiano capito l’inghippo e stiano cercando di correre ai ripari. Ma dovremo attendere un secondo pacchetto di misure di cui ancora non vi è traccia. Se Pd e M5s, invece di fare inutili polemiche, ci avessero ascoltato, oggi i nostri pescatori avrebbero una risorsa in più per resistere alla crisi. Perché alla fine, noi della Lega delle accuse e degli insulti ce ne curiamo poco, siamo abituati a riceverli. Ma quello che non possiamo accettare è vedere soffrire i nostri pecatori per colpa dell’arroganza e dell’incompetenza di certa politica