PARLAMENTO DICE STOP AL PROSEK, DIFESE ECCELLENZE DOP E IGP DEL MADE IN ITALY

Con la riforma del regolamento sulle Indicazioni geografiche per vino e prodotti agricoli che abbiamo approvato oggi al Parlamento europeo, si compie un giusto passo nella valorizzazione di un settore di eccellenza che rappresenta ogni anno un valore di quasi 75 miliardi di euro. Bene l’approvazione di un concetto più stringente della ‘evocazione’ che possa limitare i fenomeni di concorrenza sleale sul mercato, bene la chiarezza sulla non sovrapposizione tra diversi livelli di indicazione geografica. Si tratta di misure che mirano a tutelare le eccellenze del made in Italy dalle imitazioni, dentro e fuori il mercato Ue. In particolare, la chiarezza sulla ‘non sovrapposizione’ vuole dire che menzioni tradizionali come il Prosek non possono essere registrate, in quanto identiche o evocativhe di nomi di Dop o Igp già tutelati da tempo. Speriamo che questa chiarificazione delle norme serva ad aprire gli occhi alla Commissione europea e a bocciare la richiesta croata. Il Prosecco, ribadisco ancora una volta, non si tocca. Altre novità importanti riguardano l’ufficio europeo dei brevetti, tra cui l’emendamento, presentato dalla Lega, che prevede la possibilità di supporto tecnico a tale ufficio a beneficio dei produttori in occasione degli accordi di libero scambio con i Paesi terzi.  Adesso, si parte con  i negoziati con i governi nazionali. Mi auguro che la posizione del Parlamento venga difesa e confermata, aumentando così la protezione per il made in Italy agroalimentare