La Commissione europea ha deciso di attivare il meccanismo di crisi previsto dal Feampa, il Fondo europeo per gli affari marittimi, che consente agli Stati membri di concedere una compensazione finanziaria agli operatori per il mancato guadagno dovuto a perturbazioni del mercato, come quella che stiamo vivendo, nonché aiuti allo stoccaggio alle organizzazioni di produttori. Si tratta di una misura che avevo richiesto con una interrogazione alla Commissione, e dunque non posso che esprimere soddisfazione. La crisi energetica, aggravata dal conflitto in corso in Ucraina, sta avendo conseguenze pesantissime per un settore già indebolito da scelte sbagliate fatte a Bruxelles. I pescatori meritano delle risposte adeguate e immediate. L’attivazione del fondo di crisi è una di queste, ma non può restare l’unica. In Europa occorre cambiare paradigma, perché qui è in gioco un pezzo importante della vita economica e sociale delle nostre comunità costiere, oltre che del nostro approvvigionamento e della nostra sovranità alimentare