Il piano di aiuti Ue contro il caro-gasolio va approvato il primo possibile. Rischiare di andare a settembre, lasciando i nostri pescatori in balìa della pausa estiva mentre i prezzi continuano a salire, sarebbe davvero deplorevole. È quanto ho detto in commissione Pesca al Parlamento europeo, dove ho puntato il dito contro alcuni aspetti della proposta della Commissione europea che reputo rischiosi per l’Italia e per i pescatori in generale. Innanzitutto, occorre ripartite le risorse rimaste del Feamp in modo equo. Altro punto che ho contestato è il supporto all’arresto temporaneo dedicato solo ai pescherecci degli Stati limitrofi al conflitto. Stiamo vedendo molto chiaramente che gli effetti di questa guerra non hanno confini: anche i pescatori italiani sono stati colpiti dai dannosi effetti causati della guerra. Tutti si sono dovuti fermare. Tutti stanno registrando perdite economiche ingenti e costi folli per l’aumento spropositato del carburante. L’arresto temporaneo deve poter essere garantito a tutti e al 100%, non solo al 75%. Infine, i sostegni devono riguardare tutti i pescatori, sia chi si è fermato sia chi è ripartito, perché sempre di mancata redditività si tratta.