La Lega lo denuncia purtroppo da tempo: la clausola di salvaguardia Ue sul riso non ha impedito alla varietà Japonica dal Myanmar di invadere il mercato comunitario facendo concorrenza sleale soprattutto ai nostri produttori. Già oggi si registrano 66.500 tonnellate arrivate sul mercato europeo, con un aumento di ben 48.500 tonnellate circa rispetto allo stesso periodo del 2019.
Come evidenzia l’Ente risi, di questo passo nel 2020 avremo un aumento del 53% dell’import di Japonica dal Myanmar rispetto ai livelli dell’anno scorso, che erano già un record. Capiamo l’interesse di Paesi come l’Olanda, che importano riso dall’Asia a basso costo, anche grazie ai minori standard di sicurezza e di lavoro, ma è inaccettabile che ciò avvenga a scapito dell’Italia, primo produttore in Europa, specialmente in questo periodo di fronte alla crisi del coronavirus. L’Ue prenda iniziativa con azioni concrete, anche facilitando l’accesso al portale web dedicato che oggi è solo in inglese: dare la possibilità a tutti i cittadini di leggere ed esprimersi nella propria lingua madre sarebbe già un primo passo in questa direzione.