La Commissione europea è pronta a eliminare le agevolazioni tariffarie nei confronti di una serie di prodotti importati dalla Cambogia, accusata di violare i diritti umani. Ma tra questi prodotti non ha incluso il riso. Si tratta di una scelta inaccettabile.
Quando la Lega era al governo, l’Italia aveva ottenuto lo stop all’import agevolato della varietà di riso indica dalla Cambogia. Adesso, questi dazi andavano allargati anche alla varietà japonica. L’Ue invece fa adesso non uno, ma due passi indietro. E lo fa mentre i nostri risicoltori devono già fare i conti con l’invasione della varietà japonica dal Myanmar e con i rischi derivanti dagli accordi in via di definizione con Vietnam e Mercosur.
L’Italia è il primo produttore europeo e la qualità del nostro riso è unica al mondo. Non accetteremo che Bruxelles metta a rischio questo patrimonio del made in Italy, già duramente colpito in questi anni. Al Parlamento europeo faremo di tutto per proteggerlo.