Il nuovo programma Interreg 2021-2027 è stato approvato dal Parlamento europeo dopo un lungo e intenso iter che ho seguito da vicino. Era di fondamentale importanza riuscire a garantire la continuità di questo programma, storicamente di grande aiuto per le regioni. Purtroppo, *nonostante i nostri sforzi*, abbiamo assistito a una riduzione dei fondi: la dotazione finanziaria del programma sarà di 8 miliardi per i prossimi 7 anni, da allocare negli obiettivi di cooperazione transfrontaliera, transnazionale, interregionale e delle regioni ultraperiferiche.
Tra gli aspetti positivi, siamo riusciti a ottenere un maggior contributo di cofinanziamento per i progetti, rispetto a quanto inizialmente previsto dalla Commissione; è da sottolineare, inoltre, l’introduzione di un supporto ai piccoli progetti, che comporterà notevoli semplificazioni e riduzioni di oneri per i beneficiari. Interreg è un programma importante, che proprio quest’anno ha compiuto 30 anni, e che destina notevoli risorse per la cooperazione territoriale diretta tra le nostre regioni, il nostro tessuto imprenditoriale (dall’agroalimentare al turismo), il nostro ambiente, e il resto delle regioni d’Europa.
Il Veneto, in quanto territorio prossimo al confine, ha potuto implementare quasi 300 progetti, esempi di buone pratiche ed esperienze positive da ripetere e, possibilmente, da migliorare nella nuova programmazione, anche per rispondere alla crisi del Covid-19.